Caratteristiche dei diamanti




Forse per il loro luccichio, forse perchè il loro è il materiale più duro in natura, fatto sta che i diamanti, ancor più dell’oro, sono da sempre motivo di forte fascino per gli uomini.

Oltre che per la loro naturale bellezza, l’investimento in diamanti risulta essere particolarmente interessante anche dal punto di vista finanziario: i ricavi della compravendita non sono tassati!

Durante il loro acquisto bisogna tener conto di 4 criteri principali conosciuti con il nome 4C:
Carat (carato)
Clarity (purezza)
Color (colore)
Cut (taglio)

Innanzitutto le proporzioni che i diamanti devono avere sono «very good»: questi due valori garantiscono una brillantezza ottimale, mentre le  proporzioni «good» attribuiscono un aspetto spento.

Inoltre è sempre consigliabile che i diamanti abbiano una purezza compresa tra IF e SI2 ed un colore compreso tra D e I.

Altro aspetto da non trascurare è la fluorescenza: è consigliabile scegliere diamanti con fluorescenza «none» o «nil» (senza), «slight» (leggera), o «medium» per i colori D,E o F, evitate i diamanti con fluorescenza «strong» (forte), perché in questo caso il colore della pietra sarà reso opaco dalla presenza di una forte fluorescenza. Fluorescenza Strong è indicata, infatti, esclusivamente per i diamanti che hanno un colore H, I, J, solo in questi casi la fluorescenza migliora il colore della pietra.




Il taglio è un aspetto fondamentale per i diamanti. Questo processo libera la pietra nella sua essenza e permette alla luce di rifrangersi donando così brillantezza ai diamanti, quel luccichio che tutti amano.

Il taglio va classificato in base alle proporzioni e alla finitura e, pertanto, durante la scelta per l’acquisto di un diamante è buona norma utilizzare una lampada che riproduca una luce del tutto similare a quella naturale. Per questo motivo bisogna stare molto attenti alle lampade a spettro di alcune gioiellerie, lampade che valorizzano in maniera del tutto artificiale i diamanti e solo una volta fuori dal negozio è possibile accorgersene e constatare la reale ed inferiore lucentezza.

Diamanti e brillanti non sono la stessa cosa

Bisogna infine sfatare un falso pensiero comune e spiegare che diamanti e brillanti sono due cose ben distinte. Il brillante, infatti, è solo una delle tante forme che può assumere un diamante con un taglio: una pietra a taglio tondo (forma a cono di profilo, forma tonda vista dall’alto) è tagliata a forma di brillante, per questo, ad esempio, un rubino tagliato a forma di brillante è un “rubino taglio brillante”.