I 5 tibetani, alimentazione, esercizi, effetti e benefici




Ho avuto la fortuna di leggere un libro vero: I 5 Tibetani. Uno di quei libri che quando lo inizi non ti stacchi più fino alla fine, ho messo in pratica da subito “i 5 Tibetani“, cambiano completamente il modo di essere e di vivere, il cambiamento è visibile dopo poco tempo che si praticano i 5 riti tibetani abitudinalmente.

Avere consapevolezza della propria energia vitale è una grande cosa per essere in forma sia fisicamente che mentalmente. Siamo fatti di energia e possiamo equilibrarla per riuscire a vivere una vita piena di felicità e di salute.

“Senza sforzo non si ottiene nulla”

I sette vortici energetici del corpo sono situati nelle sette ghiandole endocrine:

1 – Ghiandole della riproduzione

2 – Pancreas

3 – Ghiandole surrenali

4 – Timo

5 – Tiroide

6 – Ghiandola pineale

7 – Ghiandola pituitaria

I 7 vortici energetici ruotano a grande velocità. Quando tutti i vortici girano a velocemente e alla stessa velocità il risultato è un corpo in perfetta salute. Al contrario quando uno di questi vortici energetici rallenta inizia il processo di invecchiamento e deterioramento fisico.

I 5 tibetani: Primo Rito

“Ad ogni respiroricevo nuova energia. Sono forza vitale luminosa. In ogni momento sono io che creo la mia vita.”

Rimani in piedi dritto e allarga le braccia e che siano orizzontali al pavimento. Ruota su te stesso da sinistra verso destra.

Gira una dozzina di volte, quanto basta per far entrare in azione i vortici, una rotazione eccessiva produce un’ iper stimlazione dei vortici fino a sfinirli.

Inzialmente potresti provare un senso di capogiro e perdere l’equilibrio ma poi con la pratica riuscirai a fare questo esercizio senza nessun problema.

I 5 tibetani: Secondo Rito

“La mente e il cuore sono in equilibrio. Ascolto i messaggi del mio corpo. Percepisco il mio corpo come un tutto armonioso.”

Sdraiati sul dorso distendo completamente le braccia lungo i fianchi e appoggia i palmi delle mani sul paviemnto tenedno le dita unite.

Poi solleva il capo da terra ripiegando il mento sul petto. Contemporaneamente solleva le gambe con le ginocchia tese, portandole in posizione verticale.

Se riesci, estendi le gambe le gambe all’indietro verso la testa, ma senza piegare le ginocchia.

Poi lentamente riporta a terra sia il capo che le gambe tenendo le ginocchia tese. Rilassa tutti i muscoli, poi ripeti il rito.

Ogni volta che lo esegui respira ritmicamente, inspira profondamente quando sollevi le gambe e il capo, espira completamente quando li abbassi.

Tra un’esecuzione e l’altra, quando stai rilassando i muscoli continua a respirare mantenendo lo stesso ritmo.

I 5 tibetani: Terzo Rito

“Sono puro respiro. Mi sento in comunione con la terra e il cielo. Col respiro unifico la mente, il corpo e lo spirito”




Questo rito deve essere praticato immediatamente dopo il secondo rito.

Inginocchiati sul pavimento e tieni il corpo eretto, appoggia le mani sui muscoli delle cosce.

Poi inclina in avanti il capo e il collo e ripiega il mento sul petto. Poi inclina dolcemente il capo piegandoti contemporaneamente all’indietro e inarcando la spina dorsale.

mentre ti inarchi, per sostenerti afferrale cosce, con le braccia e le mani. Dopo l’inarcamento, torna alla posizione iniziale e ripeti il rito dall’inizio.

I 5 tibetani: Quarto Rito

“Sto respirando profondamente, lentamente e con molta traqnuillità. Esprimo la consapevolezza per mezzo del mio corpo. Sono sempre consapevole dei miei movimenti.”

Siediti a terra con le gambe distese davanti a te e divaricale di circa trenta centimetri.

Tieni il busto eretto, appoggia i palmi delle mani sul paviemento di fianco ai glutei.

Poi piega il mento in avanti sul petto e sprofonda il capo fino dove è possibile. Contemporaneamente solleva il corpo in modo che le ginocchia si pieghino mentre le braccia rimangono tese. Il busto dovrebbe formare con la parte superiore delel gambe una linea retta, orizzontale al pavimento.Le braccia e la parte inferiore delle gambe formeranno una linea verticale perpendicolare al pavimento.

Poi tendi ogni muscolo del corpo. Infine, tornandoalla posizione iniziale seduta, rilassa i muscoli e riposati prima di ripetere il procedimento.

Inspira profondamente quando sollevi il corpo. Trattieni il respiro quando tendi i muscoli.

Espira completamente quando scendi a terra. Continua a respirare rispettando lo stesso ritmo durante il periodo di riposo tra un’esecuzione e l’altra.

I 5 tibetani: Quinto Rito

“Lascio che il respiro trovi il suo ritmo naturale. Sono giovane e dinamico e rimarrò tale. Mi affido alla saggezza del corpo.”

Rivolgi il corpo verso terra come nella figura. Poggia le mani sul pavimento e fletti le dita dei piedi. Durante tutta l’esecuzione del rito mani e piedi devono trovarsi alla distanza di 60 cm, le braccia e le gambe tese.

Inizia con le braccia perpendicolari al suolo e la schiena inarcata cosicché il corpo ne risulti incurvato. A questo punto inclina dolcemente il capo all’indietro il più possibile.

Poi piegati all’altezza dei fianchi e solleva il corpo fino a fargli formare una V capovolta.

Contemporaneamente porta in avanti il mento ripiegandolo sul petto.

Riportati alla posizione di partenza e ricominica daccapo tutto il rito.

I 5 riti tibetani si devono svolgere ogni giorno, inizialmente per 3 volte ogni rito, aumentando gradualmente le ripetizioni fino ad arrivare a 21 volte per ogni rito.

Ho ripreso le immagini che sono nel libro: “I 5 TIBETANI – l’antico segreto della fonte della giovinezza”, immagini che spiegano come fare gli esercizi per stimolare i 7 centri energetici che sono dentro di noi.