Investire i soldi in modo sicuro




Mettiamo che avete a disposizione una piccola media somma e che avete intenzione di investirla in borsa per farle fruttare qualcosa in più.

Investire i soldi in modo remunerativo è semplice ed esistono degli studi mirati per giungere al vostro obiettivo; chi cerca l’investimento sicuro solitamente punta sui conti deposito o sull’investimento postale.  Investire il denaro senza perderlo è la prerogativa da attuare quando si iniziano ad utilizzare i propri risparmi.

Si possono investire i soldi nei conti deposito che sono garantiti dal Fondo Interbancario di tutela dei depositi, i buoni postali dallo Stato ed  entrambi danno ottime garanzie di sicurezza. Un investimento sicuro è tale quando non implica nessun rischio di perdita in conto capitale cioè  se esiste una forma di protezione contro il default del debitore.

Investire i soldi in modo sicuro

I buoni postali sono esenti dall’imposta di bollo fino ad un controvalore di 5.000 euro, sono quindi l’investimento ideale per chi ha una somma da investire pari o minore a suddetta cifra.

Molti investitori puntano il loro denaro sui fondi comuni di investimento che contengono al loro interno titoli azionari, obbligazionari e altri strumenti finanziari creati per permettere di ottenere una grande diversificazione degli investimenti, anche a chi ha pochi soldi di investire.




Questo è molto utile in quanto investire i proprio soldi su singoli titoli ci espone, oltre che al rischio intrinseco dello strumento scelto, anche a quello del singolo titolo.

Altro campo tornato di gran moda è quello di investire i soldi nei BTP ovvero i buoni del tesoro poliennale obbligazioni. I BTP sono sostanzialmente delle obbligazioni a tasso fisso con una cedola staccata semestralmente e con una durata medio-lunga, nati in Italia nei primi mesi del 2012 e sono molto convenienti per tutti quegli investitori stranieri con inflazione inferiore alla nostra.

Investire i soldi nei BTP è utile anche quando si prevede un abbassamento del tasso d’inflazione, visto che quest’ultima influenza i rendimenti obbligazionari